www.nonsolocronache.com

LO SPAZIO PIU' CULT DELLA RETE
attualità, arte e cultura

Cerca nel sito

Condividi su...

Bookmark and Share

sabato 20 dicembre 2008

Negoziante difende la moglie aggredita: due morti ed un ferito

Tre rapinatori irrompono con pistole giocattolo e fanno il pieno di proiettili veri

Il fatto

Sono le sette di sera, quando tre balordi irrompono nell’esercizio commerciale denominato “Pierre Bonnet” in via Etnea a Nicolosi, paese in provincia di Catania. Pistole giocattolo in pugno, prive del tappo rosso, aggrediscono con schiaffi e pugni la donna dietro al bancone. Il marito della donna, sopraggiunge dal retrobottega sparando colpi intimidatori verso l’alto con la automatica, calibro 9x21, regolarmente detenuta
Armati di strafottenza, uno dei tre delinquenti, lo aggredisce, puntandogli anche l’arma giocattolo alla gola del commerciante, mentre gli atri continuano a picchiare la moglie. Ne nasce una colluttazione, dove i tre malviventi hanno la peggio. Due morti ed un gambizzato, questo è l’esito di quei minuti di follia. Uno è morto subito. L'altro è deceduto prima di giungere all'ospedale "Cannizzaro" di Catania, dove l'ambulanza lo stava trasportando. Il terzo rapinatore si trova presso l'ospedale "Garibaldi", sempre a Catania, dove ora si trova ricoverato, piantonato dai carabinieri. I tre erano tutti di Aci Catena, in provincia di Catania, ed erano arrivati sul luogo della rapina a bordo di una Nissan Micra.
Il gioielliere è stato ascoltato dal pm Antonella Barrera, che coordina le indagini. La moglie dell'uomo, colta da malore, si trova ricoverata in ospedale a Catania, dove le sono state medicate le ferite riportate nell'aggressione.


Il punto di vista

Sicuramente non è il primo caso di legittima difesa o eccessiva tale e forse nemmeno ci si stupisce più nel sentire notizie del genere. Quante altre volte dovremo assistere a simili fatti di cronaca?
E’ possibile mai che non si riesca a tutelare chi lavora anche più di otto ore al giorno? È possibile mai che chi investe già tanti soldi in un’attività commerciale, debba uscire altri soldi dalle proprie tasche per pagare la polizia privata? Non ci dobbiamo stupire poi se le nuove generazioni preferiscono lavorare per le multinazionali, piuttosto che investire soldi, esperienza e creatività per un proprio punto vendita. Non solo oggi è rischioso come investire in titoli azionari, ma ne va in gioco anche la propria incolumità.
Se poi ci si prova a difendere si rischia che una vita dedita all’onestà, fatta di sacrifici, si bruci con condanne ed anni di galera.
E poi maniaci, pedofili, criminali, rapinatori, scippatori, tornano in libertà dopo un paio di notti al fresco. Questa è l’Italia, cari amici. Tutto questo, è Italia.
Il gioielliere di Nicolosi, non ha sparato per difendere la propria merce, la quale magari era anche assicurata, ma sua moglie, la donna della sua vita! La sua amata è stata aggredita brutalmente e ne porterà le conseguenze per tanto tempo, soprattutto per via del trauma psicologico.
Tre balordi, tre vigliacchi. Già chi impugna un’arma è di per sé un vigliacco, altrimenti senza, rischierebbe di prenderle, poi in tre contro uno, senza dimenticare che si è trattato di uomini che hanno picchiato una donna. Uomini di merda, consentitemi il termine, hanno fatto la fine che meritavano e che si sono cercati.
E non mi parlate di gente disagiata, perché se uno vuole lavorare, lo tova un lavoro. Una persona si mette anche a pulire le scale, anche a fare il muratore, anzi il “muratore” non è un mestiere, è un’arte. E se una persona non trova lavoro, al massimo emigra. Ci sono aziende al nord che offrono alloggio inizialmente, proprio per i ragazzi del sud.
Tutti lo sanno: qualsiasi lavoro è dignitoso. Non ci si deve mai vergognare di lavorare, ci si deve vergognare solo se si delinque.
Molti paesi stanno abolendo la pena di morte, ma molti, forse anche troppi la adoperano ancora.
Sono d'accordo che nessuno ha il diritto di togliere la vita ad un essere umano, però se vi rapinano, vi aggrediscono, vi toccano la fidanzata... voglio vedere come non desiderereste vedere chi vi ha fatto del male morire nel più doloroso dei modi. C'è troppa ipocrisia e buonismo in giro.
L’unica soluzione, per lo meno, è che la giustizia sconfigga il crimine. I rappresentanti dell’utopica giustizia, dovrebbero decretare leggi più severe, pene più pesanti e soprattutto applicare tutto ciò. E tutto ciò è scontato, ma soprattutto familiare, già sentito, perché è ciò che il cittadino onesto chiede continuamente.
Nessuno ha il diritto di togliere la vita ad un essere umano, ma chi sbaglia dovrebbe pagare ed anche pesantemente. Siamo in un inoltrato XXI secolo, ma storie di giustizia “fai da te” che ci fanno a tornare a secoli passati, si sentono spesso nella nostra moderna, tecnologica ed industrializzata società occidentale.


Francesco Favia
mercoledì, 20 febbraio 2008


Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001


Di' la tua, lascia un commento.

Nessun commento:

Posta un commento