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sabato 20 dicembre 2008

Assaltato portavalori nel barese

Scene da film, terrore reale.


Un milione e seicento mila euro. No, non è il premio di una lotteria o del SuperEnalotto. È a quanto ammonta il bottino fruttato ad una banda di criminali, armata fino ai denti, che questa mattina ha assaltato un furgone portavalori dell’IVRI sulla trafficata statale 16 all’altezza del quartiere periferico di Torre a Mare.
Il commando formato da una dozzina di persone circa a volto coperto, ha puntato spavaldo armi da guerra contro gli automobilisti per bloccarne la marcia, non senza procurare incidenti vari. Ha sparato quattro colpi per intimorire le guardie giurate che impotenti hanno lasciato che i banditi, con l’aiuto di una fiamma ossidrica, sventrassero il portavalori, dal quale hanno estratto la cassaforte col denaro. Per evitare un eventuale inseguimento dei vigilanti, hanno bloccato la strada, ponendo di traverso una delle quattro autovetture utilizzate per portar a termine il piano, una Fiat Punto, risultata rubata. Hanno anche cosparso l’asfalto di chiodi per ritardare l’intervento delle forze dell’ordine.
A bordo di una Bmw grigia e di un’Audi nera, i rapinatori si sono dileguati immettendosi sulla viabilità di servizio in direzione Noicattaro.
E mentre gli investigatori raccoglievano dal suolo i quattro bossoli fuoriusciti da un kalashnikov, poliziotti e carabinieri si sono alzati in volo a bordi di elicotteri per sorvolare la zona.

Intanto il sindacato denuncia la bassa retribuzione dei dipendenti dell’IVRI che rischiano quotidianamente la vita e che vengono lasciati allo sbaraglio senza gli appropriati equipaggiamenti.
Gli assalti in Puglia nel 2008 sono aumentati, sembrerebbe, anche per via del numero dei vigilanti limitati e scarsamente preparati.
Certo è che quest’ultimo colpo ha del sensazionale. Nemmeno i migliori guerriglieri avrebbero potuto far niente. Studiato nei minimi dettagli, è andato tutto liscio come l’olio per la banda. Non si sono viste la spada tagliatutto di Goemon, tanto meno il revolver di Jigen, ma l’astuzia degna di Arsenio Lupin non è mancata. Putroppo però, non si è trattato di un episodio del famoso manga, ma di una drammatica mattinata di terrore in Terra di Bari.

Francesco Favia

Martedì 4 novembre 2008 ore 18:48






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