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sabato 20 dicembre 2008

Il punto di vista di Francesco Favia. Raccomandazioni: scoperta dell’acqua calda

Recenti vicende di cronaca con l’aiuto di certo cinismo, hanno dato luce a quel fenomeno al quale già i lavoratori italiani assistono quotidianamente sui loro posti di lavoro. E sul web si scatenano le discussioni.


Italia Paese di raccomandati. Patria di raccomandati. Scoperta dell’acqua calda. Probabilmente non è un fenomeno che si verifica esclusivamente nel bel paese, ma nella nostra nazione spesso i raccomandati rubano lo stipendio. Chi paga sono altri dipendenti che sono costretti a lavorare il triplo, quasi gratuitamente, dato che con gli attuali stipendi il potere d’acquisto è quasi inesistente.
In tutti i settori, in quasi tutte le aziende sono presenti privilegiati, gente nata con la camicia o gente che è riuscita a farsi avere una spinta per sistemarsi.
Nel giornalismo, poi è talmente risaputo, che sia un laureato in Lettere, o comunque in una materia umanistica, magari col sogno di diventare un giornalista, tale soggetto nemmeno ci prova a realizzare questa ambizione. Ciò avviene poi anche per altri rami come Medicina o la magistratura. C’è poi chi è talmente in gamba, tornando agli aspiranti giornalisti, che sin da quando è un povero studente, inizia a leccare piedi a destra e sinistra, e non è solo un modo di dire. Docenti, membri di partito, rappresentanti sindacali, tutti servono per il proprio scopo. Pian piano qualcuno ci riesce a collaborare con qualche giornale locale, dando inizio ad una lunga gavetta.
Altra gente, poi va direttamente in televisione o comunque viene assunta in importanti redazioni. Cognomi illustri o portavoce di politici, questi sono coloro che fanno il giornalismo con la G maiuscola in Italia. Giornalisti professionisti che chissà per quale mistero della natura hanno passato l’esame per far parte di quel circoscritto ordine. Poi si scopre che chi sa veramente scrivere ha solo la tessera del pubblicista e spesso nemmeno quella. Se si vuole leggere delle notizie nude e crude, si deve accedere ai siti delle agenzie del settore come per esempio le ben note ANSA e PRIMA. Se si vorrà leggere delle opinioni che delineano il punto di vista del cittadino, basterà far attenzione ai commenti che girano su internet che si possono trovare anche all’interno dei siti di importanti quotidiani. Nel sito de “La Repubblica” sotto gli articoli dei professionisti, ci sono i commenti dei lettori e spesso si rivelano molto più interessanti e sensati dell’articolo stesso.
Il recente battibecco accaduto tra Mastella junior e l’ormai ex Iena Sortino ha messo in risalto il noto mal costume italiano. Due figli di papà che bisticciano tra di loro, due bambinoni che discutono su chi è meno raccomandato fra di loro.
Mastella avrà avuto le sue spinte, ma Sortino per il suo sconsiderato gesto si è bruciato la carriera e non ci sono raccomandazioni che lo possono risollevare.
Nelle ultime ore sono state rese note le dimissioni del pel di carota. È più probabile che sia stata la stessa produzione a farlo fuori per il danno d’immagine che ha avuto la trasmissione. Su internet prolificano i commenti ed i forum sull’argomento, nei quali Sortino è praticamente messo alla berlina.
Sortino si è dato la zappa sui piedi. Tra i tanti argomenti da trattare ha voluto parlare di raccomandazione, infierendo poi su un ragazzo che seppur fortunato, attualmente non sta certamente attraversando un bel periodo.
L’ex Iena avrebbe dovuto godersi la sua raccomandazione, ma la cinica voglia di scoop ha dato pane per i denti della sua faccia di bronzo ed è stato indotto a fare il prete che predica bene e razzola male.
Le Iene, trasmissione che già attraversa una fase di calo di ascolti, adesso rischia di fare la fine del suo stesso inviato: sparirà dal tubo catodico. Già da un po’ di tempo i servizi andati in onda sfioravano il patetico, perdendo quella credibilità che li ha contraddistinti come paladini della giustizia. Quell’assoluta voglia di scoop e l’inguardabile speculazione sui problemi della gente, sembra essere destinata ad essere riposta in qualche cassetto. E forse anche la sorella Striscia la notizia, fra qualche anno cambierà linea editoriale, puntando maggiormente sulla satira come avveniva nelle prime edizioni.
Sortino discreto studente e senza voglia di lavorare, questo è quello che si legge in rete, ha avuto una mano dal padre. Altre mani ad altra gente nata con la camicia, hanno comprato lauree, hanno sottoscritto contratti d’oro, hanno assunto gente incompetente.
E noi poveri cristi, non possiamo far altro che esser fieri della nostra onestà, della nostra voglia di lavorare e di goderci almeno gli affetti: fidanzate, mogli, figli e nipotini. Questo è il nostro tesoro, la famiglia. La famiglia in quanto tale e non famiglie a mo’ di metafora come quelle dei politici papponi. Il cittadino onesto e lavoratore, deve augurarsi che questo periodo di crisi che ci riporta alla lontana depressione statunitense o al dopoguerra, finisca presto. Per il resto è inutile logorarsi l’anima, invidiare e imprecare contro i potenti, i raccomandati, i superiori ed i politicanti: è così che deve andare; sin dall’antica Roma i giochi di potere erano presenti. Non possiamo far altro che sperare di rinascere figli di papà, sempre se la reincarnazione davvero si avverasse.


Francesco Favia

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