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lunedì 29 marzo 2010

Matrimonio, se lo conosci, lo eviti

Tante vite rovinate, tante se ne potranno salvare grazie al passaparola
Continuo a scrutare sul web storie di uomini finiti in mezzo ad una strada per colpa delle donne, o meglio, a causa del matrimonio. E la sensazione che provo è la stessa che mi suscitano filmati simili, ma con protagonista gente rovinata dall’alcool, dalla droga o da cattive compagnie. Penso che molti di noi non si drogano, non esagerano nel bere e non rubano per non rovinarsi la vita. Spesso ci si salva osservando le esperienze negative altrui.
Non so voi, ma io personalmente, credo che le testimonianze che sto reperendo sul benedetto web, da sempre me lodato, mi stiano salvando da eventuali scelte azzardate. Se già non ci credevo nel matrimonio, ora so proprio che può nuocere gravemente alla dignità e alla vita di un uomo.


Francesco Favia



venerdì 26 marzo 2010

Si stava meglio quando si stava peggio?

Di certo molte laidezze di un tempo stanno decandendo

Siamo nel 2010 e tante cose nel corso dei decenni sono cambiate o sono decadute. Per quanto io personalmente sia un tipo nostalgico, amante di certe epoche lontane, magari legate alla mia infanzia, credo che comunque si siano fatti tanti passi in avanti. Al di là dei vari progressi scientifici e tecnologici, si sono fatti tanti progressi mentali. Ormai molta gente si è accorta che come i politici, anche gli uomini di chiesa, o la maggior parte per lo meno, non sono altro che dei “mangiapagnotta”, uomini non altezza di esser definiti tali. Gente che predica bene, ma razzola peggio di un animale nella stagione dell’accoppiamento. Recente è anche l’attacco del New York Times al papa, in merito di quelle negligenze nei confronti dei tanti predi pedofili che ci sono in giro. Una cosa è certa. I preti cattolici sono tutti gay o pedofili e se non sono tali, alla fine si scopre che molestano donne frequentanti la comunità parrocchiale. Molti servizi in televisione hanno portato alla luce tanti ributtanti episodi celati magari da secoli.
E proprio in una di queste trasmissioni di denuncia, nella fattispecie “Le Iene”, ho avuto un’ulteriore conferma di una di quelle cose storiche che sembrano normali, ma in realtà non lo sono. Il matrimonio. Un atto esistente da tantissimi anni. Un atto d’amore? Un atto contrattuale più che altro e soprattutto antiquato per una società individualista come quella di oggi, dove la donna non solo lavora, ma fa anche carriera e di certo non necessita di essere mantenuta da un uomo, in cambio di pulizie e pietanze calde da preparare al capo della famiglia. L’amore esiste, non esiste, di certo svanisce o si affievolisce. Cosa c’era di meglio per una donna, farsi portare all’altare per avere per sempre un tetto sopra la testa?
Oggi i tempi sono cambiati, gli uomini si sono un po’ svegliati e sono anche meno pressati rispetto ad un tempo, certo è che molti ancora ci cascano.
Io sono anni che vedo gente, conoscenti, colleghi, familiari che col matrimonio si è rovinata la vita o quasi o comunque ha perso la serenità di un tempo.
Ieri, come già accennato, vedendo questo servizio delle Iene ho avuto non solo un’ulteriore conferma, ma un disgusto tale, che sono sicuro che resterò scapolo per tutta la vita.
Io vi invito gente non solo a guardare questo video che vi ripropongo, ma anche a diffonderlo, perché, per citare il titolo di un noto best seller, il mondo deve sapere.

Francesco Favia



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