Abbigliamento musulmano, frasi sospette. Allarmismo o precauzione?
Washington. Sono passati quasi dieci anni da quell’infernale 11 settembre, ma la psicosi che attanaglia i cittadini americani persiste, sfociando in una fobia globale. Sono bastati l’abbigliamento di chiaro stampo musulmano, per essere presi di mira dagli altri passeggeri e appena uditi dei discorsi sul posizionamento dei reattori vicino al finestrino, un semplice commento di stupore che avrebbe potuto lasciare chiunque, è scattato l’allarme al personale di bordo che ha immediatamente avvertito la polizia a terra. Il pilota ha sospeso il volo, tutti i passeggeri sono stati fatti scendere a New York e i loro bagagli sono stati ricontrollati. L’FBI ha interrogato il gruppo dei musulmani formato da nove persone, otto dei quali cittadini americani. Tra di loro oltre ad un anestesista e ad un avvocato, c’erano tre bambini di 2, 4 e 7 anni. Due fratelli con le mogli, una cognata e un amico, insiemi ai bambini, sono stati sospettati di essere degli spietati attentatori.
La vicenda si è conclusa con l’AirTrain -la compagnia aerea sulla quale la comitiva, diretta ad un raduno religioso, era regolarmente imbarcata- che ha ripudiato i nove musulmani, pur rimborsandogli i biglietti. I protagonisti di questa storia hanno dovuto far affidamento ad un'altra compagnia e acquistare dei biglietti più costosi.
Francesco Favia
Washington. Sono passati quasi dieci anni da quell’infernale 11 settembre, ma la psicosi che attanaglia i cittadini americani persiste, sfociando in una fobia globale. Sono bastati l’abbigliamento di chiaro stampo musulmano, per essere presi di mira dagli altri passeggeri e appena uditi dei discorsi sul posizionamento dei reattori vicino al finestrino, un semplice commento di stupore che avrebbe potuto lasciare chiunque, è scattato l’allarme al personale di bordo che ha immediatamente avvertito la polizia a terra. Il pilota ha sospeso il volo, tutti i passeggeri sono stati fatti scendere a New York e i loro bagagli sono stati ricontrollati. L’FBI ha interrogato il gruppo dei musulmani formato da nove persone, otto dei quali cittadini americani. Tra di loro oltre ad un anestesista e ad un avvocato, c’erano tre bambini di 2, 4 e 7 anni. Due fratelli con le mogli, una cognata e un amico, insiemi ai bambini, sono stati sospettati di essere degli spietati attentatori.
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