Arrestati sei rumeni. I 4 stupratori tentavano una fuga. Altri 2 li coprivano.
Il macabro fatto di Guidonia è giunto all’epilogo. Merito delle intercettazioni telefoniche e della tracce biologiche lasciate sul luogo della nefandezza, sono stati incastrati i quattro rumeni, mentre tentavano una fuga all’estero. Hanno tra i 20 e i 23 anni e il più giovane di loro ha confessato. Fermati anche altri due loro connazionali per favoreggiamento.
La folla li aspettava fuori la stazione dei carabinieri ed ha tentato di linciarli. E seppur viviamo in un Paese civile, di fronte a tali fattacci, non ci può che dispiacere che i colpevoli non siano stati dati in pasto alla gente esasperata. Entrare nell’intimità di una coppia, picchiarli a sangue, derubarli, chiudere nel portabagagli un ragazzo ed abusare della sua innamorata ripetutamente. Impotente il fidanzato, non poteva che ascoltare l’orrore che avveniva in quei tragici istanti.
All’arresto dei balordi, la vittima dello stupro ha dichiarato tra le lacrime “Giustizia è stata fatta”.
Si spera che rimangano a marcire a lungo e che non escano dopo poco tempo come avviene spesso in Italia. Senz’altro non avranno vita facile nel contesto carcerario che non perdona certe carognate.
Francesco Favia
Il macabro fatto di Guidonia è giunto all’epilogo. Merito delle intercettazioni telefoniche e della tracce biologiche lasciate sul luogo della nefandezza, sono stati incastrati i quattro rumeni, mentre tentavano una fuga all’estero. Hanno tra i 20 e i 23 anni e il più giovane di loro ha confessato. Fermati anche altri due loro connazionali per favoreggiamento.
La folla li aspettava fuori la stazione dei carabinieri ed ha tentato di linciarli. E seppur viviamo in un Paese civile, di fronte a tali fattacci, non ci può che dispiacere che i colpevoli non siano stati dati in pasto alla gente esasperata. Entrare nell’intimità di una coppia, picchiarli a sangue, derubarli, chiudere nel portabagagli un ragazzo ed abusare della sua innamorata ripetutamente. Impotente il fidanzato, non poteva che ascoltare l’orrore che avveniva in quei tragici istanti.
All’arresto dei balordi, la vittima dello stupro ha dichiarato tra le lacrime “Giustizia è stata fatta”.
Si spera che rimangano a marcire a lungo e che non escano dopo poco tempo come avviene spesso in Italia. Senz’altro non avranno vita facile nel contesto carcerario che non perdona certe carognate.
Francesco Favia
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