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martedì 27 gennaio 2009

Carla Bruni, cittadina del mondo, disprezza gli italiani

Gaffe in trasmissioni televisive, l’ex modella non ci sa proprio fare con il politichese.

L’incoerenza è di casa sulla bocca della Bruni. Molti italiani e non, si sono sorbiti la pseudodiplomazia della first lady francese, esibita a “Che tempo che fa” su Raitre. Di italiano ha ormai ben poco e sembra che quasi si sforzi a parlare la lingua del suo Paese d’origine.
Risponde poi a Fazio di aver mantenuto la doppia cittadinanza, mentre non molto tempo fa’ negli States, nella nota trasmissione “Late show”, il 18 novembre 2008, la Carlà dichiarava di aver rinunciato alla cittadinanza italiana, salvo un ripensamento finale, causato dal cervello che si è attivato in extremis, avvisandole di una brutta uscita e facendole domandare retoricamente “o si può tenere la doppia cittadinanza?”
Aveva anche detto che agli italiani non dispiace che lei avesse rinunciato alla cittadinanza italiana. E qui sembra averci proprio azzeccato. Stando ai commenti che si leggono in rete sull’ex modella e cantautrice italo-francese, della Carla Bruni e delle sue scelte di vita, non può importar una beata mazza proprio a nessuno.
Carla Bruni facendo la viveur all’estero, probabilmente si sarà adeguata alla cattive opinioni che ha le gente del mondo sul popolo italiano. Nonostante le storia, l’arte, la destrezza culinaria e il business della moda, l’Italia viene messa in ombra dai cattivi stereotipi sugli italiani. Motivo di scherno anche nelle pubblicità, l’italiano sembra essere solo una pessima parodia. I luoghi comuni ci stanno, un po’ meno le degrinazioni. E questo dovrebbe far pensare quei politici che considerano gli immigrati solo come una gran gatta da pelare. Noi italiani, non solo siamo stati dei disperati in cerca di fortuna in passato, che ancora, assurdamente, ci fanno mostrare all’estero come dei sudicioni, poco dediti all’igiene, ma siamo ancora degli emigrati. Siamo tra i Paesi occidentali, il popolo che emigra di più. Basti fare un giro in Germania, Inghilterra, Olanda e di italiani se ne troverà un mare tricolore. Siamo i neri d’Europa e nel mondo, agli occhi degli xenofobi, dopo la gente di colore veniamo noi, che siamo definiti guinea e Mozzarellanigger , cioè negri-mozzarella. Viene da nigger, dovuto al un pregiudizio che assimila italiani ed africani, e mozzarella che gioca sul vasto consumo di questo alimento e sul colore della pelle più chiaro. Definizione tratta da questa pagina di Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Pregiudizio_contro_gli_italiani e invito a darci un’attenta lettura. E comunque non può che farci onore essere considerati al pari della gente nera, che si è contraddistinta non solo nello sport, ma ha anche lasciato il segno nella storia, da Martin Luther King, fino all’odierna speranza Barack Obama.
Tornando alla Bruni, infine, destano maggior perplessità le dichiarazioni sul caso Battisti, dove dal Brasile si sono notevolmente stupiti del fatto che abbia rinnegato la battaglia per la difesa del terrorista in fuga da una vita.
Degna di una rockstar in tournée che elargisce ad ogni sua tappa superlativi complimenti al pubblico e alla città che lo accoglie o degna del più ruffiano dei politici, Carla Bruni si è espressa nell’arte di sparar cazzate, mostrandosi per quel che è: l’ennesima cortigiana senza cervello, con in più l’illusione di possederne uno.

Francesco Favia




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