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mercoledì 18 febbraio 2009

59° Festival di Sanremo. Serata d’apertura tra eleganza e cultura.

Mina ci porta per mano verso il festival. Bonolis lo conduce. Benigni lo esalta.

Avete visto Sanremo? O avete fatto come me e altri milioni di italiani che si sono sorbiti quel supplizio solo un po', giusto l'inizio, per poi cambiare canale?
Partenza di gran classe con la sigla cantata da Mina che intona “Nessun dorma”. Seppur sembra difficile che molti italiani possano resistere ad un Sanremo senza addormentarsi davanti a tale costosissimo show. Il 59° festival della canzone italiana apre i battenti con gran stile e Bonolis si mette a citare anche Cesare Pavese “a che serve passare dei giorni se non si ricordano?” Di certo di Sanremo non si ricorda mai nessuno. A proposito, chi vinse l’anno scorso?
Tornando alla sigla di apertura, mi è parso che la voce di Mina fosse ben lontana da quella di un tempo. Comunque sia è stata creata l'atmosfera ricercata da Bonolis e il suo staff, ossia una sobria eleganza culturale.
E la perla della prima sera del festival, è stata proprio colui che sta esportando la nobile cultura italiana in giro per il mondo. L’immenso Roberto Benigni.
Benigni non si tocca. Genio puro, è quel che resta di veramente artistico in un' Italia dominata da reality e film su adolescenti straviziati e i loro amori. Grandioso fu il suo regalo di Natale con la sua interpretazione di "Pierino e il lupo", della quale performance, ne parlai su NonSoloCronache. Restano comunque troppo pochi i momenti di buona televisione e se Sanremo fosse uno di quelli, tuttavia non ha la capacità di entusiasmare come uno show di Benigni ,o per assurdo, di un brillante Fiorello.
Sono l’una del mattino, dunque prima di sentenziare, sarà meglio attendere i verdetti dell’auditel e sapremo quanto saranno veritiere le parole di Del Noce, che ha dichiarato che se gli ascolti non premiassero il festival, esso correrebbe forti rischi di sparire dalla televisione.

Francesco Favia


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